Un’indagine promossa da Slc-Cgil e Fondazione Di Vittorio accende i riflettori sulle condizioni di chi lavora nel mondo del cine-audiovisivo e del teatro. L’inchiesta mette in luce le fragilità strutturali di un settore segnato da precarietà, discontinuità occupazionale, assenza di welfare.
Segnaliamo l'articolo di Eliana Como, ricercatrice FDV-FIOM dal titolo "Il lavoro invisibile di chi fa spettacolo", originariamente pubblicato su Left. L'indagine, attualmente in corso, è rivolta a chiunque lavori nel campo del cine-audiovisivo e del teatro.
Questo studio si colloca all’interno di un progetto europeo sull’impatto dell’AI generativa sul mondo del lavoro, in vari settori. In particolare, viene qui analizzato il settore dell’editoria e dell’informazione in Italia. Il rapporto descrive cosa sta accadendo nei grandi gruppi editoriali italiani in tema di AI: quanto e dove viene implementata nei processi lavorativi; qual è il possibile impatto sull’occupazione del settore; quali sono i possibili effetti sull’organizzazione del lavoro; quali sono le sfide che il sindacato deve affrontare, in termini soprattutto di contrattazione, diritti, formazione e tutela della qualità stessa dell’informazione.